La Gengivite

Attenzione! Le informazioni contenute nella rubrica potrebbero non essere accurate, pertanto non dovranno assolutamente sostituire le indicazioni mediche del vostro dentista. Per qualsiasi problema si consiglia di evitare l'autoterapia e di consultare quanto prima il vostro studio dentistico di fiducia.

Cos'è la Gengivite

La Gengivite è un’infiammazione che colpisce il tessuto più esterno del parodonto: una malattia che investe la gengiva, per l’effetto di depositi di placca batterica presenti sulle superfici dentarie, generalmente reversibile se trattata nella sua fase iniziale.

Si tratta di una patologia piuttosto frequente in soggetti adulti, ma riscontrabile anche in adolescenti e persino bambini.

Sintomi della Gengivite

Con questa patologia la gengiva appare infiammata, risultando arrossata e gonfia, così da perdere il naturale andamento a “U”, e inoltre può produrre sanguinamento sia mentre si lavano i denti, per effetto dello spazzolamento, sia durante la masticazione soprattutto di cibi duri, e perfino senza alcuna sollecitazione.

Si genera dunque un processo infiammatorio che, a questo tessuto parodontale, fa perdere elasticità e aspetto rosato.

Da questo primo stadio, se trascurata l’infiammazione delle gengive avanza, fino a generare:

  • Recessioni gengivali.
    Lo stato che si genera comporta l’accrescimento del solco gengivale, e dunque la formazione di sacche gengivali: accumuli di placca batterica che, se non rimossi, saranno destinati a trasformarsi in tartaro (generalmente questa scarsa condizione d’igiene dentale, che così viene a determinarsi, produce alitosi: altro tipico sintomo della Gengivite). Le gengive allora si ritirano lasciando scoperte superfici dentali non rivestite da smalto, e dunque non protette; ne consegue una sensibilità dentinale al caldo e al freddo, alle sostanze acide, a bevande zuccherate e alimenti dolci.
  • Mobilità dentale.
    I denti si spostano sia in verticale che in orizzontale, a seconda del grado di progressione della malattia, generando anche spazi e vuoti.
  • Parodontite.
    L’infezione progredisce e cronicizza, investendo i vari tessuti del parodonto.

Prevenzione della Gengivite

La prevenzione della patologia consiste nel mantenimento di una buona igiene orale, essendone la placca batterica la principale causa.

Indispensabile è dunque eseguire un’efficace pulizia dentale quotidiana, lavando i denti dopo ogni pasto e usando filo interdentale e collutorio antisettico almeno a sera.

Altrettanto fondamentale è sottoporsi due volte l’anno alla pulizia dentale professionale, per rimuovere quegli accumuli di placca e tartaro che l’igiene giornaliera non riesce a impedire.

Ad ogni modo la prevenzione non sarebbe completa senza i periodici controlli odontoiatrici, importanti per l’individuazione di altri fattori che potrebbero determinare Gengivite.

Cause della Gengivite

Tra i fattori in grado di scatenare questo processo infiammatorio a eziologia batterica, in soggetti di qualunque fascia di età, la placca dentale rimane quello più ricorrente e determinante.

Oltre ai depositi di placca e tartaro, prodotti da una scarsa igiene dei denti, è elencabile una serie di altre cause che possono favorire la Gengivite, quali:

  • uso improprio dello spazzolino (se si praticano spazzolamenti verso la gengiva e se si esercita un’eccessiva pressione) o del filo interdentale (se taglia o incide il tessuto gengivale);
  • malattie (come diabete e leucemia);
  • farmaci (tra cui antiepilettici, cortisonici, antidepressivi e anticoagulanti);
  • fumo;
  • abbassamento delle difese immunitarie (dunque stress e tutti gli altri fattori che lo comportano);
  • cambiamenti ormonali (sia quelli che si determinano in pubertà e in stato di gravidanza che quelli legati all’assunzione di pillola anticoncezionale);
  • malnutrizione e carenze di vitamine o di calcio;
  • cibi e bevande troppo fredde o troppo calde;
  • cibi acidi.

Foto della Gengivite

Gengivite