La Parodontite o Malattia Parodontale è un’infezione batterica che riguarda il Parodonto, e dunque attacca quei tessuti che costituiscono il supporto dei denti e che conferiscono loro stabilità; tali tessuti sono la Gengiva, l’Osso alveolare, il Legamento Parodontale (ossia le fibre che collegano il dente al supporto osseo) e il Sigillo Parodontale, detto anche Cemento Parodontale.
Nella sua fase iniziale la Parodontite non si manifesta con segni ben chiari, ed è diagnosticabile dal dentista valutando l’anatomia dell’osso parodontale, attraverso un esame radiografico, e misurando il solco gengivale mediante un’apposita sonda.
Man mano che progredisce, la patologia si palesa innescando un processo infiammatorio nel tessuto gengivale: dunque si manifesta la cosiddetta gengivite, che comporta gonfiamento, sanguinamento, e anche abbassamento della gengiva, e che può indurre i denti a muoversi e a cambiare posizione.
La Parodontite potrebbe inoltre generare alitosi, per effetto della formazione di tasche gengivali, e quindi dell’annidarsi di batteri nella profondità del solco gengivale.
La mobilità dentale rimane comunque il sintomo più chiaro, e oltretutto più allarmante, dell’insorgenza della malattia parodontale.
Il modo migliore per prevenire la Parodontite è attuare quotidianamente e con cura tutte quelle pratiche d’igiene orale previste per la pulizia di denti e interstizi, eseguendo le manovre indicate dagli specialisti e adoperando oltre allo spazzolino tutti gli strumenti appropriati.
Di fondamentale importanza rimangono comunque sia le sedute d’igiene dentale professionale, per rimuovere quanto non è possibile eliminare con le pratiche domiciliari, che le periodiche visite odontoiatriche, per individuare tempestivamente lo stadio iniziale della patologia e intervenire in modo mirato.
Come molte patologie, anche la Parodontite può essere favorita da fattori come fumo e stress, oltreché da una predisposizione genetica.